Nota del Ministero sul caso Curcuma
Il Ministero della Salute in data 26 luglio ha emanato una nota, che facendo riferimento ai noti fatti che hanno coinvolto integratori a base di curcuma, impone avvertenze supplementari per gli integratori che la contengono e precisamente:
“In caso di alterazioni della funzione epatica, biliare o di calcolosi delle vie biliari, l’uso del prodotto è sconsigliato. Se si stanno assumendo farmaci è opportuno sentire il parere del medico.”
Inoltre nella nota si fa presente che i claims dedicati a Curcuma longa rizoma sono unicamente: rhizoma: Antiossidante. Funzionalità articolare. Contrasto dei disturbi del ciclo mestruale.
Tutti gli altri claims sono stati aboliti.
Le aziende sono tenute ad uniformare le etichette degli integratori contenenti curcuma entro il 31 dicembre 2019. La nota specifica altresì che per estratti supertitolati, come ad esempio curcuma al 95% in curcumina, la sostanza rappresenta l’ingrediente da riportare nel relativo elenco, che può essere seguito dalla fonte da cui deriva (ad esempio: “curcumina da Curcuma longa“) . Inoltre l’estratto deve aver fatto registrare una storia di consumo significativo, altrimenti va trattata come un novel food.
PRECISIAMO CHE IL NOSTRO INTEGRATORE A BASE DI CURCUMA “CURCUVITA” CONTIENE UN ESTRATTO TITOLATO AL 20% IN CURCUMINOIDI IN MODO DA POTER CONSERVARE ANCHE GLI ALTRI COMPONENTI PRESENTI NEL RIZOMA IN FASE ESTRATTIVA E NON PREGIUDICARE IL FITOCOMPLESSO.