Ruolo della curcuma nella gestione dell’osteite alveolare
La definizione di ferita si riferisce ad una rottura cellulare, di continuità tissutale, anatomica, come l’interruzione della continuità della pelle o di una mucosa. Può essere anche definita come la rottura della continuità funzionale di un tessuto vivente funzionale. L’origine della ferita può essere meccanica, chimica, termica, microbiologica, immunologica e diventa spesso via di accesso di microrganismi potenzialmente dannosi. L’alveolite secca (osteite alveolare) è una condizione dentale dolorosa che può verificarsi dopo aver estratto un dente permanente. Normalmente si forma un coagulo di sangue nel sito di estrazione di un dente, che funge da strato protettivo sopra le terminazioni ossee e nervose alla base dello spazio vuoto. Il coagulo fornisce anche la base per la crescita di nuovo tessuto osseo e per lo sviluppo di tessuto morbido. L’alveolite secca si verifica quando il coagulo di sangue nel sito di estrazione del dente è stato staccato o è disciolto prima che la ferita sia guarita e l’esposizione di ossa e nervi sottostanti si traduce in dolore intenso, non solo nel sito dell’estrazione, ma anche lungo i nervi che si irradiano verso il lato del viso. Vari sono i rimedi utilizzati per la gestione di tale condizione, come l’utilizzo di ossido di zinco, agenti anti-infettivi, agenti fibrinolitici in modo da cercare di incoraggiare la formazione di un nuovo coagulo ed evitare infezioni, e la somministrazione dei farmaci può essere sia locale che sistemica. Vi sono però anche diverse sostanze che sono state indicate come potenzialmente curative in casi del genere, presenti in diverse piante come l’Aloe Vera, l’olio di Neem, il Cedro, la Curcuma, il Gelsomino, con proprietà simili a quella dei farmaci. In particolare la curcuma possiede numerose proprietà curative e spesso risulta oggetto di studi clinici. Risulta essere un anti-ossidante, anti-infiammatorio, anti-proliferativo, anti-diabetico, anti-tumorale, anti-virale e anti-reumatico. E’ stato realizzato, quindi, uno studio clinico sull’azione positiva della curcuma nella cura dell’alveolite secca; allo studio hanno partecipato 178 pazienti, trattati con una pasta composta da olio e curcuma, utilizzata localmente per coprire la ferita, ed i risultati hanno chiaramente mostrato che essa è in grado di promuovere la guarigione delle ferite, in un tempo di circa 6 giorni. La sua è un’azione che agisce sulla microcircolazione, riattivandola, sulla stimolazione dell’angiogenesi, e sulla stimolazione proliferativa dei tessuti, favorendo così la cicatrizzazione delle ferite.
Per approfondire la lettura
Lone PA, Ahmed SW, Prasad V, Ahmed B.
Role of turmeric in management of alveolar osteitis (dry socket): A randomised clinical study.
J Oral Biol Craniofac Res. 2018 Jan-Apr;8(1):44-47. doi: 10.1016/j.jobcr.2017.08.005.